Pare volas legi La Resistenza taciuta de Anna Maria Bruzzone
Hodiaŭ estas la festo de kontraŭfaŝismo en Italio, do mi promesas al mi mem legi libron pri tiu temo.
Esperantisto, sed... honeste mi pli ofte legas librojn itale.
Ĉi tiu ligilo malfermiĝos en nova fenestro
16%-e kompleta! Pare legis 2 el 12 libroj.
Hodiaŭ estas la festo de kontraŭfaŝismo en Italio, do mi promesas al mi mem legi libron pri tiu temo.
[..]. non ho mai nella mia vita "amato" alcun popolo, alcuna collettività - né il popolo tedesco, né il popolo francese, né il popolo americano, né la classe operaia, né niente di tutto questo. Io amo "unicamente" i miei amici, e la sola specie di amore che conosco e nella quale credo è l'amore per le persone.
— Due lettere sulla banalità del male de חנה ארנדט, Gershom Gerhard Scholem (Paĝo 24 - 25)
Eo: «neniam en mia vivo mi "amis" popolon, ian ajn komunumon - nek la germanan popolon, nek la francan popolon, nek la usonan popolon, nek la laboristan klason, nek ion tian. Mi amas "nur" miajn amikojn, kaj la sola speco de amo kiun mi scias kaj kredas estas amo por homoj.»
El la letero de Hannah Arendt, Novjorko, 24an de julio 1963
Deknaŭjaraĝa ulo sugestis al mi tiun ĉi libron. Do, mi prenis ĝin el biblioteko.
Sul filo del tempo è la storia di Connie Ramos, una chicana di mezz'età che vive a New York una …
The Years of Rice and Salt is an alternate history novel by American science fiction author Kim Stanley Robinson, published …
Che gli italiani siano cambiati, e non proprio in bene, è ormai un dato di …
Eccomi qua. Questo è il tentativo n di scrivere questa recensione. Ne ho buttate giù di vario tipo, ma nessuna mi ha soddisfatta fino in fondo. Temo però che la mia insoddisfazione non abbia tanto a che vedere con i miei pensieri a fine lettura, ma con l’argomento del libro, che racconta di come siamo arrivatə alla celebrazione della politica cattiva, del pugno duro che non risolve nemmeno mezzo dei nostri problemi.
Il libro prende avvio dal 1989 e dalle speranze disattese post-caduta del Muro di Berlino: un tassello alla volta è stato demolito tutto, lasciandoci solo con questa esaltazione dell’individuo, rimasto isolato dalla disgregazione del senso di comunità che raccoglieva le persone intorno a un obiettivo o a un sistema di valori. Un individuo che oggi è capace di fare squadra solo il tempo necessario di soddisfare un desiderio egoistico, poi ognunə per la sua strada, manco le altre …
Eccomi qua. Questo è il tentativo n di scrivere questa recensione. Ne ho buttate giù di vario tipo, ma nessuna mi ha soddisfatta fino in fondo. Temo però che la mia insoddisfazione non abbia tanto a che vedere con i miei pensieri a fine lettura, ma con l’argomento del libro, che racconta di come siamo arrivatə alla celebrazione della politica cattiva, del pugno duro che non risolve nemmeno mezzo dei nostri problemi.
Il libro prende avvio dal 1989 e dalle speranze disattese post-caduta del Muro di Berlino: un tassello alla volta è stato demolito tutto, lasciandoci solo con questa esaltazione dell’individuo, rimasto isolato dalla disgregazione del senso di comunità che raccoglieva le persone intorno a un obiettivo o a un sistema di valori. Un individuo che oggi è capace di fare squadra solo il tempo necessario di soddisfare un desiderio egoistico, poi ognunə per la sua strada, manco le altre persone avessero la peste bubbonica.
In questo scenario desolato ci è quindi venuta un’idea grandiosa: se tutto è in macerie, prendiamo come àncora il luogo dove siamo natə. Per quanto tutto turbini si dovrà pur essere natə in un luogo preciso, no? Questa idea ci è piaciuta così tanto che l’abbiamo proprio fatta diventare il pilastro della nostra identità; ci è piaciuta così tanto che questo non era ancora sufficiente: così abbiamo deciso che insieme al luogo in cui si nasce si eredita anche la cultura di quel luogo che, al pari dei tuoi geni, devi tenerti per tutta la vita.
Il che vuol dire che se nasci in Siria, sei unə alienə con dei geni-cultura diversi dai miei, che sei condannatə a non poter acquisire perché non sono più delle normali informazioni che possono essere apprese: si è mai sentito dire che qualcunə ha cambiato geni mentre era in vita? Il che vuol dire anche che non ci si può fidare troppo di chi è figliə di immigratə perché i genitori lə hanno passato questi strani geni-cultura che lə renderanno per sempre un soggetto alieno da guardare con sospetto. E se mentre siamo in fila alle Poste questi geni-cultura lə spingono ad azzannarmi? Meglio non rischiare.
Ecco perché abbiamo assistito a uno psicodramma collettivo all’idea di introdurre lo ius soli nel nostro Paese. Ecco perché non ci frega granché della gente che muore affogata, di quella ammassata in condizioni disumane nei vari centri, di quella che si perde da qualche parte lungo le varie tratte, di quella che è bloccata dai muri. Ogni tanto ci dispiaciamo di qualche bambinə mortə o di qualche naufragio più imponente, ma poi si gira pagina, domani è un altro giorno e non è che possiamo mettere a rischio il nostro pilastro identitario per qualche sconosciutə mortə.
Come ne usciamo? Guida minima al cattivismo italiano non ha la soluzione, ma se non ci ricostruiamo un pilastro identitario meno disumano non ne usciamo. Potremmo ricominciare a ricordarci che tra i nostri principi c’era l’idea che esistessero dei diritti universali ai quali le nostre leggi e il nostro agire dovrebbero essere sottomessi. Dovremmo ricordarci che la libertà individuale è una gran cosa, ma che ha un lato oscuro: la distruzione dell’Altrə in nome della realizzazione del proprio desiderio egoistico.
Ah, ma senza di te con cui discutere giorno e notte il cervello mi diventerà una medusa.[...] Chi mi guiderà in politica, chi mi darà da pensare?"
— Sul filo del tempo de Marge Piercy (Paĝo 251)
EO: Ah, sed sen vi por diskuti tage kaj nokte mia cerbo fariĝos meduzo. Kiu gvidos min en politiko, kiu donos al mi ion por pensi?
Mi sentii come se mi trovassi nel posto sbagliato; di fronte a persone estranee, barbute, con teste pelate e pancette, che avevano preso il posto dei volti giovanili e dei corpi snelli e agili, che la mia memoria aveva archiviato 20 anni prima. Era questo il gagliardo esercito di rivoluzionari che aveva dato scacco alla dittatura? Erano questi gli eroici giovani che avevano resistito a uno dei più atroci regimi carcerari della storia? Era possibile che la presbiopia e la cellulite avessero vinto la battaglia che non riuscirono a vincere gli aguzzini del regime?
— Grand Hotel Coronda de Collettivo El Periscopio (Paĝo 38)
EO: Mi sentis kvazaŭ mi estus en la malĝusta loko; antaŭ fremduloj, barbaj, kun kalvaj kapoj kaj diketaj ventroj, kiuj prenis la lokon de junecaj vizaĝoj kaj sveltaj kaj facilmovaj korpoj, kiujn mia memoro stokis 20 jarojn pli frue. Ĉu tio estis la brava armeo de revoluciuloj, kiu ŝakigis la diktaturon? Ĉu tiuj estis la heroaj junaj viroj kiuj eltenis unu el la plej abomenaj prizonregistaroj en historio? Estis eble ke presbiopo kaj celulito gajnis la batalon kiun la turmentantoj de la reĝimo ne povis venki?
Mi ŝatas la ironion de tiu libro, tiel ĝi ne tro estas retorika rakonto.
La gente ha creato nuovi sindacati e associazioni, ha eliminato rendite e profitti, s'è rifiutata di andare in guerra, ha scritto, ha parlato, s'è educata ed ha educato.
— Sul filo del tempo de Marge Piercy (Paĝo 220)
EO: Homoj kreis novajn sindikatojn kaj unuiĝojn, eliminis rentojn kaj profitojn, rifuzis iri al milito, skribis, parolis, edukiĝis kaj edukis.
Mi ŝatas ke tiu ĉi libro provas priskribi kaj imagebligi dezireblan estontan mondon, kiun oni povas naski el la nuna mondo.
La questione del residuo e del nuovo di cui abbiamo discusso -- e cioè del fatto che ogni periodo della storia è composto di elementi residui delle culture passate, e elementi nuovi che in futuro si svilupperanno appieno -- è una lente potentissima. E solo lo studio della storia rende possibile la distinzione, se è possibile farne una. [..]. Poi possiamo guardare considerare elementi meno familiari del nostro tempo, come il comunismo delle terre in Cina, e dire: "Forse queste nuove idee si attueranno appieno in futuro, sembrano positive. Mi batterò perché si realizzino. []" Tuttavia ci potrebbero essere elementi residui che si sono sempre dimostrati buoni e che bisognerà mantenere. Quindi, come potete vedere, non è semplicemente una questione di "tutto quello che è vecchio è negativo, tutto quello che è nuovo è positivo". Bisogna fare delle distinzioni. Più saremo in grado di capire, più saremo in grado di distinguere.
— Gli anni del riso e del sale de Kim Stanley Robinson, Kim Stanley Robinson, Barbara Corda, kaj 1 alia (Paĝo 591)
EO: La demando de la restaĵo kaj de la novaĵo kiun ni diskutis - t.e., ke ĉiu periodo de historio konsistas el restaj elementoj de pasintaj kulturoj, kaj novaj elementoj kiuj evoluos plene en la estonteco - estas tre potenca lenso. Kaj nur la studo de historio ebligas distingi, se iel eblas. [..]. Tiam ni povas rigardi malpli konatajn elementojn de nia tempo, kiel ekzemple komunismo de teroj en Ĉinio, kaj diri: "Eble tiuj novaj ideoj estos plene efektivigitaj en la estonteco, ili ŝajnas pozitivaj. Mi batalos por ili." Tamen, povas ekzisti restaj elementoj kiuj ĉiam pruvis esti bonaj kaj tio devas esti konservitaj. Tiel, kiel vi povas vidi, tio ne simple estas ideo tiel: "antikva malnovo estas negativa, ĉio nova estas pozitiva". Oni devas disting. Ju pli ni povas kompreni, des pli ni povas distingi.
[..]. che quello che sentivo, camminando tra quelle persone come se fossero cani, era un veleno che non avrebbe mai smesso di trasmettersi tra gli uomini che possiedono le armi. Finché tutte le persone come [nome], che vivono in pace senza armi, non moriranno per mano nostra. E allora resteranno solo uomini con le armi, e si uccideranno l'un l'altro, senza avere il tempo di sperare che a loro non succeda. E andrà avanti così finché il mondo intero non scomparirà e cadremo tutti in questo regno dei preta e poi all'inferno. Quindi non ha importanza quello che fai, non importa che tu sia stato efficiente, te lo devo dire, Bai, per questa tua tendenza all'ingenuità, alla semplicità, a essere debole, infantile e inutile...
— Gli anni del riso e del sale de Kim Stanley Robinson, Kim Stanley Robinson, Barbara Corda, kaj 1 alia (Paĝo 465)
EO: "[...] ke tio kion mi sentis, marŝante inter tiuj homoj kvazaŭ ili estus hundoj, estis veneno kiu neniam ĉesus disvastiĝi inter la homoj kiuj posedas armilojn. Ĝis kiam homoj kiel [nomo], kiuj vivas en paco sen armiloj, mortas pro niaj manoj. Kaj tiam nur homoj kun pafiloj restos, kaj ili mortigos reciproke, sen havi tempon esperi ke tio al ili ne okazos. Kaj tio daŭros ĝis la tuta mondo malaperos kaj ni ĉiuj falos en tiun regnon de pretoj kaj poste en inferon. Tiel tute ne gravas tio kion vi faras, ne gravas ke vi estis efika, mi devas diri al vi, Bai, pro via emo por naiveco, simpleco, esti malforta, infaneca kaj senutila..."